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Sentenze: Diritto Commerciale

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12/04/2017 di Marsid Laze Diritto Commerciale

Sentenza 12 aprile 2017, N. 73

Massima n. 1: Questa Corte si è ripetutamente espressa nel senso della sostanziale indifferenza, quanto allo scrutinio di legittimità costituzionale, della distinzione tra norme [...]
Massima n. 2: L’affermazione di principio in forza della quale la distinzione tra norme interpretative e disposizioni retroattive deve ritenersi priva di rilievo al fine [...]
Massima n. 3: Va riconosciuto carattere interpretativo alle norme che hanno il fine obiettivo di chiarire il senso di norme preesistenti ovvero di escludere o di enucleare [...]


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21/01/2015 di Eleonora Munno Diritto Commerciale

Cass. civile sez. I, 21 gennaio 2015, n. 1046

In caso di scioglimento del singolo rapporto sociale per alienazione della partecipazione del socio, il dies a quo del termine annuale previsto per la dichiarazione del fallimento in estensione del socio illimitatamente responsabile deve essere identificato nella data di iscrizione nel registro delle imprese della compravendita della quota sociale e non nella data di...


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21/01/2015 di Leonardo Pinta Diritto Commerciale e Diritto Fallimentare

Cass. civ. Sez. I, 21 gennaio 2015, n. 1046

L’estensione del fallimento della società al socio illimitatamente responsabile, ai sensi dell’art. 147 della legge fallimentare (R.D. n. 267 del 1942), è soggetta al termine di decadenza di un anno dall’iscrizione nel registro delle imprese di una vicenda, personale (per vendita, recesso, esclusione) o societaria (come la trasformazione della società) che abbia ...


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14/01/2015 di Marco Garavelli Diritto Commerciale

Corte di Cassazione, sez. I civ., 19 novembre 2014 – 14 gennaio 2015, n. 496

1. L’atto con il quale uno dei soci receda da una società in nome collettivo composta da due soli soci, dando quietanza dell’avvenuta liquidazione della quota, mentre l’altro contestualmente dichiari di non voler ricostituire la società, ma di voler proseguire in proprio l’attività d’impresa, quale imprenditore individuale, costituisce una ipotesi di assegnazione di azienda. L’attesa...


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10/12/2014 di Benedetta Cartella Diritto Commerciale

Tribunale di Trieste, Sez. Impresa, 10.12.2014

L’adozione come denominazione sociale di un segno identico all’altrui precedente marchio, viola il disposto dell’art. 22, comma 1, CPI, ed è, pertanto, vietato. Per valutare l’interferenza tra i diversi segni distintivi debbono essere adottati i medesimi criteri utilizzati per il giudizio di confondibilità tra marchi. L’indebito utilizzo di un marchio rinomante quale denominazione...


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09/12/2014 di Benedetta Cartella Diritto Commerciale

Tribunale di Roma, Sez. Impresa, 9.12.2014

Nel caso di marchi forti, che non abbiano alcuna aderenza concettuale ai prodotti contraddistinti, l’onere di differenziazione del soggetto “successivo” non può sostanziarsi in modifiche lievi e, qualora la somiglianza tra i segni sia lessicale fonetica e concettuale, deve concludersi per la nullità del marchio successivo. In caso di contraffazione di marchio, sussiste...


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04/12/2014 di Benedetta Cartella Diritto Commerciale

UIBM, 4.12.2014, n. 186/14, Opposizione n. 476/2012

Un marchio complesso costituito da una denominazione contenente un patronimico, uno stemma ed il disegno stilizzato di un albero, è nullo, limitatamente alla Classe di sovrapposizione, per carenza di novità, in considerazione di un precedente marchio consistente nel medesimo patronimico, perché l’elemento fondamentale recepito dal consumatore è quello verbale. Inoltre, nel caso di...


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04/12/2014 di Marco Garavelli Diritto Commerciale

Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa – B, 4 dicembre 2014

La condizione di inesigibilità del credito può essere eccepita anche nei confronti del socio che, in epoca successiva al versamento, abbia perso tale qualità: l’accoglimento della tesi contraria, cioè il riconoscimento della qualità di socio come presupposto dell’applicazione della disciplina della postergazione, porterebbe all’eliminazione della finalità di protezione dei creditori sociali, cioè...


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03/12/2014 di Marco Garavelli Diritto Commerciale

Corte di Cassazione, sez. I civ., 31 ottobre – 3 dicembre 2014, n. 25585

1. Stabilire se un determinato versamento da parte di un socio a favore della società partecipata tragga origine da un mutuo o se invece sia stato effettuato quale apporto al patrimonio della società è questione di interpretazione della volontà negoziale delle parti, dovendo trarsi la relativa prova, di cui è onerato il socio...


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29/11/2014 di Eleonora Munno Diritto Commerciale

Cass. civile sez. I 29 ottobre 2014 n. 22988

Nell’ipotesi in cui la società si estingua prima che il socio agente abbia operato il ritrasferimento del diritto acquistato in nome proprio e per conto della stessa, la situazione giuridica soggettiva, di natura obbligatoria, vantata dalla società al ritrasferimento del bene, prevista dall’art. 1706, secondo comma, cod. civ., si trasmette in contitolarità a tutti...


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