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10/12/2014 Mario Natale Diritto Amministrativo

Consiglio di stato, adunanza plenaria, ordinanza del 10 dicembre 2014 n. 33

      1) la diretta applicabilità delle disposizioni processuali civili al processo amministrativo è consentita (anzi: imposta) nelle sole ipotesi in cui il primo ordinamento esprima principi generali che non rinvengono nel secondo una sufficiente ed esaustiva declinazione regolatoria, come, peraltro, confermato dall’art. 39 del c.p.a.        2) L’introduzione legislativa di modalità...


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10/12/2014 Benedetta Cartella Diritto Commerciale

Tribunale di Trieste, Sez. Impresa, 10.12.2014

      L’adozione come denominazione sociale di un segno identico all’altrui precedente marchio, viola il disposto dell’art. 22, comma 1, CPI, ed è, pertanto, vietato. Per valutare l’interferenza tra i diversi segni distintivi debbono essere adottati i medesimi criteri utilizzati per il giudizio di confondibilità tra marchi.       L’indebito utilizzo di un marchio rinomante quale denominazione...


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10/12/2014 Martina Arrivi Diritto Civile

Cass. civ. Sez. II, 10 dicembre 2014, n. 26051

      DIVISIONE – Nel caso di vendita da parte di uno dei coeredi di bene ereditario che costituisce l’intera massa, l’effetto traslativo dell’alienazione non resta subordinato all’assegnazione in sede di divisione della quota all’erede alienante, dal momento che costui è proprietario esclusivo della frazione ideale di cui può liberamente disporre, sicché il compratore subentra, “pro...


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09/12/2014 Benedetta Cartella Diritto Commerciale

Tribunale di Roma, Sez. Impresa, 9.12.2014

      Nel caso di marchi forti, che non abbiano alcuna aderenza concettuale ai prodotti contraddistinti, l’onere di differenziazione del soggetto “successivo” non può sostanziarsi in modifiche lievi e, qualora la somiglianza tra i segni sia lessicale fonetica e concettuale, deve concludersi per la nullità del marchio successivo.       In caso di contraffazione di marchio, sussiste...


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09/12/2014 Claudio Miglio Diritto Civile

Cass. civ., ord., 9 dicembre 2014, n. 25861

     La Suprema Corte, pronunciandosi per la prima volta sulla corrispondente fattispecie, ha ritenuto configurabile la sospensione ex art. 295 cod. proc. civ. del giudizio di cessazione degli effetti civili del matrimonio che penda contemporaneamente a quello riguardante l’annullamento della separazione consensuale omologata tra gli stessi coniugi....


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09/12/2014 Roberta de Paoli Ambrosi Diritto Civile

Cass. civ. Sez. II, 09 dicembre 2014, n. 25923

      In merito alla valida conclusione del contratto preliminare di compravendita immobiliare, concluso tramite l’intermediario immobiliare, con sottoscrizione della proposta irrevocabile d’acquisto, a norma dell’art. 1326, comma 1° c.c., il contratto deve intendersi concluso nel momento in cui colui che ha fatto la proposta abbia conoscenza dell’accettazione dell’altra parte e tale conoscenza si...


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09/12/2014 Cristina Martino Diritto Civile

Cass. sez. II, 9 dicembre 2014, n. 25923

      L’art. 1326, primo comma, c.c. deroga in parte all’art. 1335 c.c., nel senso che, fermo restando che l’accettazione, ove diretta al proponente si reputa conosciuta nel momento cui giunge all’indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia, il contratto si deve ritenere ugualmente concluso quando,...


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09/12/2014 Cristina Martino Diritto Civile

Cass. sez. III, 9 dicembre 2014, n. 25853

      La regola prevista dall’art. 1453, terzo comma, c.c.., secondo cui il debitore inadempiente non può più adempiere dopo che sia stata chiesta la risoluzione, è norma a carattere dispositivo; pertanto, nulla vieta che il creditore, nell’ambito delle facoltà connesse all’esercizio dell’autonomia privata, possa accettare l’adempimento della prestazione, successivo alla domanda di risoluzione, rinunciando agli...


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09/12/2014 Cristina Martino Diritto Civile

Cass. sez. III, 09 dicembre 2014, n. 25840

      Nell’interpretazione del contratto la regola ‘in claris non fit interpretatio” non è applicabile in presenza di clausole che, pur chiare se riguardate in sé, non siano coerenti con l’intenzione delle parti, per come desumibile dalle altre parti del contratto. Se una delle parti del contratto manifesti la volontà di attribuire un certo significato ad...


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05/12/2014 Tommaso Caròli Diritto Civile e Diritto Tributario

Cass. civ., sez. V, 5 dicembre 2014, n. 25758

      In tema di abuso del diritto, non può considerarsi elusiva l’attuazione del contratto di “sale & lease back” immobiliare, essendo rimessa all’esercizio della autonomia privata, di cui la libera iniziativa economica ex art. 41 Cost. è espressione, la ricerca della forma di finanziamento ritenuta più opportuna. Tale libertà d’impresa non solo non...


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