Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza 13 novembre 2013 – 8 settembre 2014, n. 37246
Il consenso presupposto dall’omicidio del consenziente deve essere serio, esplicito, non equivoco e perdurante sino al momento della commissione del fatto ed esprimere una volontà di morire, la cui prova deve essere univoca, chiara e convincente in considerazione dell’assoluta prevalenza da riconoscersi al diritto personalissimo alla vita, non disponibile a opera di…