Introduzione

Numero 2 – Aprile/Giugno 2017

Il presente contributo riflette su alcuni profili costituzionali della legge sulla «Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze», entrata in vigore il 5 giugno dello scorso anno. In particolare si concentra su due aspetti: in primis, sulla scelta compiuta dal legislatore di indicare quale fondamento costituzionale della legge 20 maggio 2016 n. 76 gli artt. 2 e 3 della Costituzione e, secondariamente, sulla ragionevolezza – e quindi sulla compatibilità con il citato art. 3 Cost. – delle differenze e delle affinità che dalla legge realizza tra matrimonio e unioni civili.


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SOMMARIO: 1. – Matrimonio e famiglia fino al codice civile del 1942. 2. – Evoluzione della disciplina in relazione all’evolvere dell’economia e del costume. 3. – Legge 1° dicembre 1970 n. 898 e successive modificazioni: dal matrimonio indissolubile al divorzio facile. 4. – Legge 19 maggio 1975 n. 151 sulla riforma del diritto di famiglia: dalla famiglia patriarcale alla famiglia nucleare. 5. – Convivenze more uxorio e progressiva equiparazione dei diritti dei figli naturali a quelli dei legittimi (legge 10 dicembre 2012 n. 219 e d. lg. 28 dicembre 2013 n. 154. 6. – Evoluzione tecnologica ed ulteriori poteri di disposizione degli stati familiari. 7. – Legge 6 maggio 2016 n. 76 e nuove opzioni di coppia: a) le unioni civili. 8. – b) i rapporti di convivenza. 9. – Conclusione.


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[...] La convivenza omossessuale non è qualificabile in termini di «famiglia» in quanto la sentenza della Corte Costituzionale n. 170/2014 ha individuato il solo fondamento costituzionale della tutela dell’unione omosessuale nell’art. 2, Cost. («formazione sociale» e non «famiglia» ex art. 29, Cost.), da ciò derivandone il naturale corollario per cui l’unione civile, non fruendo [...]


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SOMMARIO: 1.Inquadramento normativo. 2. La successione dell’unito civilmente. 2.1 La successione necessaria. 2.2. La successione legittima. 2.3. La morte del prestatore di lavoro. 3. La successione del convivente. 3.1. La casa familiare. 3.2. Decesso derivante da fatto illecito.


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Il compito che la presente relazione vuole svolgere, è quello di cercare di analizzare ed inquadrare i regimi patrimoniali che derivano, o meglio possono derivare, sia dalle Unioni Civili che dalle convivenze stabili, sia che queste ultime vengano disciplinate da veri e propri accordi, sia che nascano da situazioni di fatto ora legalmente riconosciute e regolamentate.

Cercherò anche di evidenziare le differenti problematiche che derivano dai regimi patrimoniali nascenti dai due diversi istituti, sia dal punto di vista interno, vale a dire le conseguenze fra gli uniti civilmente e tra i conviventi, sia dal punto di vista «esterno», vale a dire nei confronti dei terzi e quindi l’opponibilità di tali regimi. [...]


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