Introduzione
Con il primo numero del secondo anno, LODD mette a disposizione dell’utente una serie di pregevoli contributi svolti in materia contrattuale e di famiglia, oltre che in àmbito penalistico e di diritto costituzionale.
Numero 1 – Gennaio/Marzo 2016
L’art. 1453 cod. civ. attribuisce al contraente non inadempiente, nel caso di inadempimento della controparte, la scelta tra due rimedi: chiedere una sentenza (costitutiva) che risolva il contratto, oppure chiedere una sentenza che condanni l’inadempiente all’adempimento (oltre, in entrambi i casi, il risarcimento del danno). Analoga scelta ha il contraente non inadempiente tra l’avvalersi di uno dei modi di risoluzione stragiudiziale oppure chiedere la sentenza di condanna della controparte all’esecuzione del contratto (oltre, in entrambi i casi, la domanda di condanna al risarcimento del danno).
L’accordo di convivenza, prima di porre un problema di cause suffissante, pone una questione di cause juste et raisonable [...]
Sommario: 1. Premessa. 2. La struttura del patto di famiglia. 3. Conseguenze della mancata partecipazione di tutti i legittimarii e l’eventuale conversione del patto nullo.
La disciplina del patto di famiglia, di cui agli artt. 768 bis e ss. codice civile, è stata introdotta dalla L. 14 febbraio 2006, n. 55 recependo le raccomandazioni CEE del 7 dicembre 1994. [...]
L’atto di disposizione di ultima volontà ancor’ oggi riveste una importante funzione sociale - che non mi imbarazza definire - fondamentale.
Disporre con atto di ultima volontà significa imprimere una “destinazione” diretta a soddisfare mutevoli interessi che possono, al contempo, far capo al disponente, al beneficiario o, addirittura, a terzi soggetti indeterminati.
Proprio in tal ultima ipotesi l’ente, la figura che pro tempore assume su di sé l’onere di curare un determinato interesse, svolge una funzione peculiare: l’ente si rende promotore e portatore della volontà testamentaria del de cuius [...]
In Gazzetta Ufficiale del 17 dicembre 2014 è stata pubblicata la legge 15 dicembre 2014, n. 186 (in vigore dal 1° gennaio 2015) nota soprattutto per aver disciplinato una procedura di rientro dei capitali detenuti all’estero, attraverso il meccanismo della c.d. voluntary disclosure: si tratta di un istituto [...]
Con la sent. Taricco[1] la Corte di giustizia ha chiarito la portata degli obblighi che il diritto europeo pone in capo agli Stati membri in materia di lotta alle frodi lesive degli interessi finanziari dell’Unione. La questione pregiudiziale[2] è sorta nell’ambito di un procedimento penale nel quale si contestava la commissione di una serie di delitti in materia di IVA. Il GUP di Cuneo, ritenendo [...]